Segnalazione di una Sfinge testa di morto ad Adria


Nella casella email del WWF di Rovigo abbiamo ricevuto nei giorni scorsi una interessantissima segnalazione di un rinvenimeno ad Adria di una Acherontia atropos (detta anche Sfinge testa di morto) con tanto di fotografie documentative.

La Sfinge testa di morto, allo stadio di bruco nelle immagini, è una falena appartenente alla famiglia delle Sphingidae.

Il termine “sfinge” si riferisce al fatto che il bruco di questa falena è capace di sollevare la parte anteriore del corpo assumendo una posizione che assomiglia vagamente a quella della sfinge greca o egiziana. L’espressione “testa di morto” è dovuta a un tratto molto caratteristico di questa falena, che la distingue da tutte quelle con cui condivide l’areale: sul lato dorsale del torace spicca una macchia biancastra, con due puntini neri, che ricorda la forma di un teschio.

La sfinge testa di morto è una specie paleotropicale, presente nelle regioni afrotropicale e mediterranea. Vive permamentemente e si riproduce in Africa e nella parte meridionale del bacino mediterraneo e in una parte dell’Asia occidentale. Il suo areale ha come confine orientale il Kuwait e l’Arabia saudita e si spinge a occidente fino alle isole Canarie e all’arcipelago delle Azzorre. Da maggio a settembre hanno luogo le migrazioni verso nord che portano gli animali in Europa, fino alla Scandinavia meridionale e all’Islanda. Il limite settentrionale dell’areale si è spostato verso nord negli ultimi anni grazie al carattere più mite degli inverni. È stata trovata frequentemente in paesi dell’Eurasia occidentale, ma soli pochi individui riescono a svernare con successo in queste zone.

Se anche voi avete avvistato qualcosa che ritenete insolito o meritevole di pubblicazione e volete segnalarcelo potete farlo alla mail rovigo [chiocciola] wwf.it

Informazioni tratte da Wikipedia