AVVISO: dato l’interesse che ha suscitato questa campagna fra i suoi stessi soci e simpatizzanti, il WWF di Rovigo ha aperto una convenzione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova per poter approfondire gli studi sulla chirotterofauna del Polesine. Per questo chiediamo anche la TUA collaborazione, se fossi a conoscenza di rifugi utilizzati da pipistrelli (case abbandonate, vecchi granai, edifici dismessi, siepi, boschi, alberi cavi, ecc…), non esitare a comunicarcelo tempestivamente. La mail alla quale puoi fare riferimento per aiutarci a raccogliere le segnalazioni e per qualsiasi richiesta di informazioni è la seguente: riccardo.mancin92[chiocciola]gmail.com
Il WWF Provinciale di Rovigo si appresta ad avviare il quarto anno di studio sulle popolazioni di pipistrelli del Polesine al fine di conoscerne la diffusione, l’abbondanza e il numero di specie.
Nell’ambito di questa ricerca quinquennale, che nei primi due anni ha dato buoni risultati, stiamo costruendo delle bat box da consegnare al pubblico in cambio di una donazione libera che contribuirà a finanziare la ricerca stessa.
Scopo delle bat box è quello di aumentare i siti idonei alla sosta e alla riproduzione delle specie pipistrelli già presenti nel nostro territorio, tanto in città che in campagna, che negli ambienti naturali, migliorandone la diffusione. Pertanto questo studio intende approfondire l’utilità delle bat box grazie alla collaborazione di coloro che le avranno in consegna.
Il WWF è dotato di strumenti di rilevazione degli ultrasuoni emessi da questi animali con i quali è possibile rilevarne la presenza e identificarne la specie. Sono infatti una trentina le specie di pipistrelli presenti sul territorio nazionale e in provincia di Rovigo finora ne abbiamo individuate otto.
Di particolare interesse è il riscontro lungo i principali corsi d’acqua del Polesine del Vespertilio di Daubenton (Myotis daubentoni), nei boschi ripariali, nelle pinete e nei parchi storici delle ville e dei centri urbani della Nottola (Nyctalus noctula) e della Nottola di Leisler (Nyctalus leisleri) e durante le migrazioni del Molosso del Cestoni (Tadarida tenyotis). Diffusi in tutto il Polesine risultano invece le specie più legate ai centri abitati come il Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), il Pipistrello di Savi (Hypsugo savii) e il Serotino (Eptesicus serotinus)
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Ciò testimonia che il territorio provinciale di Rovigo conserva ancora in diverse zone una buona integrità ambientale di cui i pipistrelli sono buoni indicatori. E’ nelle zone più povere di habitat e nelle città che intendiamo diffondere le bat box e verificarne nel tempo l’utilità, anche nel campo della lotta biologica alle zanzare.
Possono occorrere anni prima che una cassetta nido venga occupata dai pipistrelli e teniamo a ricordare a tutti che l’uso delle bat box dovrebbe essere finalizzata prima alla conservazione di queste specie che come strumento di lotta alle zanzare che sarebbe più corretto considerare come gradito effetto collaterale…
Un approccio realistico a questo tema inserisce pertanto questa strategia di lotta biologica alle zanzare in un quadro ben più ampio di difesa e studio dei pipistrelli nella nostra provincia. L’equazione bat box = meno zanzare rappresenta infatti un approccio semplicistico che potrebbe togliere interesse nei confronti dei pipistrelli qualora l’impiego di questi oggetti non incontri nel breve periodo le aspettative di efficacia del pubblico, spesso esagerate da un’informazione sensazionalistica.