Ieri mattina alle prime luci del giorno, come d’uso, oltre ai cacciatori anche alcuni soci del WWF hanno “fatto l’alba” nel delta del Po”. Per controllare cacciatori e, soprattutto, i bracconieri. Per quel che ci riguarda, parafrasando Remarque, “niente di nuovo dal fronte orientale”. Tradotto: i problemi riscontrati sono quelli di sempre: uso di richiami elettroacustici e di fucili a più di tre colpi.
Anche l’oasi Valle della Buora presso Salvaterra (Badia Polesine), in gestione al WWF di Rovigo, a seguito della tromba d’aria abbattutasi il 14 agosto sulla provincia ha purtroppo riportato come molte altre località colpite, ingenti danni infrastrutturali. Il sopralluogo dei giorni seguenti ci ha lasciati senza parole, constatando che la torretta e le paratie per la pratica del birdwatching erano state abbattute, la casetta per il ricovero degli attrezzi divelta, con frammenti sparsi tra l’oasi e l’adiacente campo coltivato.
A pochi mesi dalla realizzazione dell’orto “Il profumo della Freschezza” di Renato Maggiolo a Lusia, sono stati individuati i primi sintomi di aumento delle specie animali e vegetali spontanee. Osservazioni incoraggianti che testimoniano la sorprendente rapidità con cui nel nostro territorio riesca ancora a rigenerarsi un’elevata biodiversità, attraverso semplici azioni mirate al rispetto delle specifiche caratteristiche ecologiche degli ambienti.