(nota: pagina in continuo aggiornamento)
DATI GENERALI SITO
Denominazione sito: Oasi Golena di Panarella e Isola del Balutìn
Settore: planiziale
Area umida: Si
Superficie (ettari): Circa 50
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DATI NATURALISTICI GENERALI
Descrizione – L’Oasi golena di Panarella, situata nel comune di Papozze (Ro), all’interno del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, è una delle quattro istituite dal Wwf provinciale, le altre sono: Boj della Ferriana a Concadirame e la Valle della Buora a Salvaterra. L’oasi, risultato dell’azione combinata di uomo e natura, che il comune gestisce in convenzione con il Wwf di Rovigo, è la formazione più ampia sita nel basso corso del Po al di fuori del Delta.
In passato il raddrizzamento dell’ansa provocò un’alterazione della conformazione e un impoverimento della flora e della fauna del luogo ma alla conclusione delle necessarie opere idrauliche, le specie vegetali ed animali hanno fortunatamente fatto ritorno nel loro antico rifugio.
Il questo luogo dove a farla da padrone sono gli ambienti naturali creatisi nel corso del tempo non sono stati fatti interventi modificativi strutturali ma piuttosto sono stati tracciati sentieri didattici che offrono la possibilità di ammirare la svariata tipologia di piante ed uccelli; durante la visita da effettuarsi preferibilmente nel periodo primaverile, è consigliati farsi accompagnare da una guida che illustri dettagliatamente l’ambiente circostante.
Aspetti Naturalistici – L’area prativa, suddivisa in umida e moderatamente umida, è habitat ideale per varie comunità erbacee. Nella zona boschiva che coincide con la golena, crescono diverse varietà di salici.
La diversità degli ambienti ha attirato una grande varietà di uccelli nidificatori, svernanti e di passo (sostano durante la migrazione); molte anche le specie di rane. Nei canneti trovano il nido cannaiola, cannareccione, basettino, migliarino di palude, tarabusino, porciglione, tarabusino e airone rosso.
Sopra i salici pendolino, usignolo rigogolo e la capinera. Nel bosco maturo cardellino, verdone, verzellino, saltimpalo, allodola e, in inverno, pavoncella. Tra i rapaci diurni poiana, falco di palude e durante la stagione fredda, l’albanella reale.
Aspetti storico-culturali: Zone umida di antica origine in conseguenza di difficile deflusso delle acque.
GESTIONE DEL SITO
Proprietà: PRIVATA
Gestione: Convenzione tra Comune di Papozze e WWF Provinciale di Rovigo
Area visitabile: Si
Luogo di Accesso: –
Modalità di accesso: Strada poderale
Riferimento per concordare la visita (nominativo, telefono, ecc.):
WWF Provinciale di Rovigo
Tel. 338 1394289
Tel. 349 8042520
e-mail: rovigo@wwf.it
sito internet: www.wwfrovigo.it
Comune di Papozze
Tel. 0426/44230
e-mail: segreteria.comune.papozze.ro@pecveneto.it
Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po
Tel.: 0426 372202
e-mail: info@parcodeltapo.org
WWF Provinciale di Rovigo
Tel. 349/ 8042520 – 327/ 7821731
e-mail: rovigo@wwf.it
VINCOLI
Tipo di vincolo eventualmente presente: Oasi di protezione della Fauna selvatica dove è vietata la caccia. L’area si trova nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po
Anno istituzione: 1995
EDUCAZIONE AMBIENTALE
E’ possibile svolgere attività di educazione ambientale: Si
Stagione più favorevole: PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO
Orario più favorevole: ALBA-TRAMONTO
Attrezzature o altri sussidi (cartelloni, sentieri segnati, ecc.) eventualmente presenti: Attualmente è in fase di ultimazione percorso comprendente punti di osservazione e una torretta per il birdwatching
Attrezzatura consigliata: SCARPONI, BINOCOLO, CANNOCCHIALE, MACCHINA FOTOGRAFICA
Iniziative particolari: Ogni anno in primavera si svolge la Festa dell’Oasi, organizzata dal Comune di Papozze e dal Wwf, con la collaborazione della Pro Loco e il patrocinio del Parco Regionale Veneto del Delta del Po che prevede visite guidate ed escursioni in motonave sul Po.
PROSPETTO E PROSPETTIVE GESTIONALI
Messa a dimora di alberi ed essenze originarie, eliminazione di specie arbustive e arboree alloctone (in particolare rimozione di Amorpha fruticosa), ripristino di depressioni umide ombreggiate collocate all’interno del bosco (rimozione di terra e materiali depositati sul fondo) al fine di incrementare alcune specie di anfibi e la Testuggine palustre in forte contrazione numerica a causa del progressivo prosciugamento/interramento naturale dell’area. Sfalcio limitato dei sentieri inerbati. Collocazione di cartellonistica finalizzata a segnalare l’intervento in atto e di altro genere per illustrare le peculiarità vegetali. Posa di cassette nido per uccelli arboricoli (cince, assiolo, allocco, chirotteri arboricoli quali nottola e vespertilio maggiore). Stampa di una guida pieghevole WWF e periodiche visite guidate al sito.
VALORE NATURALISTICO
E’ una zona estremamente diversificata dal punto di vista ambientale, in quanto riassume le fasi evolutive di una zona umida, dagli stagni profondi, al prato umido, al prato arido. Dal bosco igrofilo allagato di salici, alla foresta planiziale dominata da farnia, pioppo bianco, frassino e olmo. Quest’ultima è difficilmente riscontrabile nelle altre golene del basso corso del Po e con estensioni ben inferiori.
La diversità degli ambienti ha attirato una grande varietà di uccelli nidificanti, svernanti e di passo; molte anche le specie di anfibi, dalla Rana Agile, al Tritone Crestato. Nei canneti si osservano la Cannaiola Verdognole, il Cannareccione, il Basettino, Migliarino di Palude, Tarabusino, Porciglione, Tarabusino e Airone Rosso. Nelle depressioni umide si trovano varie specie di anfibi ed è osservabile la Testuggine Palustre.
Sopra i salici Pendolino, Usignolo, Rigogolo e la Capinera. Nel bosco maturo si riscontrano varie specie di picidi, il Cardellino, Verdone, Verzellino, Saltimpalo, Averla Piccola, in inverno nei prati la Pavoncella. Assai abbondante ogni anno è la popolazione di gruccione. Tra i rapaci diurni Poiana, Falco di palude e durante la stagione fredda, l’Albanella Reale.
MINACCE
Progressivo interramento dell’area. Invasione delle aree prative da specie arbustive allotone (Amorpha fruticosa). Abbandono di rifiuti.
FATTIBILITA’
E’ facilmente realizzabile qualsiasi intervento che preveda la realizzazione di una vasca di piccole dimensioni a bassa profondità data la consistenza argillosa del terreno e la vicinanza di grandi invasi di colmata da cui attingere e filtrare l’acqua di alimentazione del piccolo invaso.
CARATTERE EVOCATIVO
L’oasi rappresenta un esempio di cassa di espansione del fiume. E’ un’area golenale gestita dal 1995 dal Comune di Papozze in convenzione con il WWF di Rovigo. Considerata la “Porta” del Parco Regionale veneto del Delta del Po, essendo collocata in prossimità della prima diramazione del fiume Po, con i suoi 50 Ha complessivi (25 dei quali in gestione al WWF) è una delle più vaste e conosciute golene del basso corso del Po. Esiste una vasta bibliografia sull’area in questione non solo turistico e naturalistico (compare in tutte le pubblicazioni relative al parco del Delta del Po), ma anche storico, in quanto l’area fu sede di una singolare repubblica indipendente fondata da esponenti della cultura italiana della prima metà del ‘900 guidati dallo slavista milanese Luigi Salvini (qui maggiori informazioni).
SPECIE SIMBOLO
La specie simbolo storica dell’Oasi è il Rigogolo, ma relativamente al progetto proposto le specie simbolo sono Emys orbicularis, Rana latastei, Triturus carnifex.
REFERENTE
Eddi Boschetti 349 8042520 – rovigo@wwf.it
NOTE
L’area beneficia di periodiche opere di manutenzione da parte del Servizio Forestale Regionale e dal 2011 è dotata di attracco turistico per chi volesse accedervi dal Fiume.