E’ ripartita a Porto Caleri, sul tratto litoraneo vicino al Giardino Botanico Litoraneo, la campagna “Una spiaggia per il Fratino”, promossa dal WWF provinciale di Rovigo, ormai giunta al suo terzo anno.
L’obiettivo è tutelare dall’impatto del turismo balneare una porzione di spiaggia idonea alla nidificazione di una o più coppie di Fratino, piccolo e sempre più raro uccello costiero, garantendo allo stesso tempo il diritto a godere del mare da parte dei numerosi visitatori del Giardino Botanico e dei bagnanti che frequentano la spiaggia libera. Volgarmente chiamato Fratino per il suo caratteristico “cappuccio da frate” che copre parzialmente la testa, Charadrius alexandrinus è un piccolo uccello appartenente alla famiglia dei Caradridi.
Il Fratino, è purtroppo una tra le specie europee più a rischio di estinzione. Già scomparso da alcuni paesi dell’Europa del Nord, è stato inserito nella tristemente nota “Lista Rossa” IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) degli uccelli nidificanti. Le coppie di Fratino depongono le uova in una buchetta ricavata nella nuda sabbia tra le dune di sabbia e la battigia, mimetizzandole tra piccole conchiglie e detriti di vario genere recuperati nei pressi. Questi nidi sono pertanto quasi invisibili e facilmente calpestabili.
La riproduzione inizia a marzo con un picco a maggio, per terminare ad agosto. In genere la femmina depone 3 uova e la cova dura dai 24 ai 27 giorni. I pulcini, appena nati, abbandonano il nido e seguono i genitori alla ricerca di cibo. Pertanto imparano subito a muoversi sulle zampe e dopo un mese sono in grado di volare.
Le minacce che mettono a rischio questa specie derivano da diversi fattori: dalla predazione da parte di animali selvatici, in particolare del Gabbiano reale e del ratto, o da parte di cani lasciati liberi sulla spiaggia, al calpestio dei turisti e bagnanti, all’uso improprio di mezzi meccanici sia nelle opere di movimentazione della sabbia che di pulizia delle spiagge.
Da circa un mese, dopo aver riscontrato la presenza di tre coppie di Fratino nell’area litoranea interessata, i volontari del WWF in collaborazione con l’Unità Organizzativa Forestale Veneto Ovest, il comune di Rosolina e l’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po hanno posizionato un’opportuna cartellonistica che invita i tanti turisti e bagnanti a non attraversare l’area recintata.
Nei giorni scorsi è stata rilevata la presenza di 2 covate, per questo domenica 4 giugno gli attivisti del WWF si sono ritrovati in loco per verificare la presenza di altre covate e allestire un banchetto, allo scopo di far conoscere meglio l’iniziativa e sensibilizzare turisti e i numerosi affezionati di questa spiaggia naturale.
“Più di qualcuno – racconta Eddi Boschetti, presidente del WWF provinciale – si è avvicinato a noi incuriosito dai nostri binocoli e cannocchiali, ottenendo così la possibilità di osservare da vicino i Fratini e le loro covate. I nostri volontari più esperti in tecniche fotografiche, nel frattempo documentavano le attività al nido di una femmina di fratino con le sue tre uova, con l’ausilio di una trappola fotografica mimetica che ha eseguito alcuni spettacolari filmati.
Questa iniziativa che è arrivata al suo terzo anno è molto apprezzata dai turisti, al punto che, come già avveniva lo scorso anno, sono essi stessi parte attiva dell’azione di tutela. A prova di questo troviamo infatti riparazioni non attribuibili dai volontari o dagli operatori del Giardino Botanico, effettuate con materiali di fortuna sulla recinzione composta da una cordicella sorretta da canne di bambù che delimita l’area protetta, laddove essa è più soggetta a cedimenti per cause naturali”.
Ph: Micheletti Alessandro, Eddi Boschetti
Segnalo una tartaruga morta (da molto) sulla spiaggia.
45°6’10.00″N 12°20’4.30″E