Langer, molto più di un bosco


Si è svolta ieri, domenica 5 maggio, la Festa di primavera a parco Langer. Una bella giornata, ventosa e soleggiata dedicata alla bellezza di bosco Langer minacciato di distruzione in favore della costruzione del passante nord, un tratto di strada di appena un chilometro e trecento metri, dal costo di sei milioni di euro, a ridosso di abitazioni e centri di assistenza per gli anziani che andrebbe a sradicare per sempre piante di più di trent’anni di vita nonchè l’intero ecosistema che ruota attorno all’area.

A nessuno dei nostri amministratori pare interessare della salute, della bellezza e dell’utilità di un polmone verde, dell’impatto sociale che aree di questo tipo hanno sulla popolazione (basti vedere ieri, anche con l’aiuto delle foto pubblicate più sotto, con una giusta organizzazione quante cose si sono potute fare all’aria aperta coinvolgendo gente di tutte le fasce d’età), la cecità politica arriva a non considerare inoltre la scoperta della Rana di Lataste all’interno del sito, un ritrovamento che altri capoluoghi ci invidierebbero e saprebbero sicuramente sfruttare a dovere. A riguardo va detto che la salvaguardia di una specie del genere è pari all’attenzione che si ha per un orso bianco polare o una sequoia sempreverde, per un lupo appenninico o un’aquila imperiale tanto per citarne alcuni.

Ma qui non siamo nelle foreste del nord America o nel mar glaciale artico – posti che sicuramente scatenano la fantasia e fanno immediatamente pensare all’avventura nella “vera”  natura selvaggia – ma in una piccola città del nord Italia e pare che la cosa non desti la stessa attenzione e lo stesso stupore. Anche per questo, ne siamo convinti, c’è ancora molta informazione da fare per far comprendere cosa significhi prendersi cura della biodiversità e del pianeta che ci ospita.

Un grazie a Riccardo Mancin per le fotografie